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Potatura kiwi

potatura kiwi quando farla e come farla

Ti piacciono i kiwi? Se possiedi una pianta del genere, ti interesserà sapere come e quando effettuare una corretta potatura del kiwi in modo da renderlo rigoglioso e fruttifero.

Non è difficile da mantenere e ci vogliono alcuni accorgimenti che ti aiuteranno a farla crescere rigogliosa.

Cerchiamo allora di vedere nel dettaglio in che periodo si potano i kiwi, come farlo in maniera corretta e alcuni consigli per eseguire un lavoro fatto bene e che non danneggi la pianta.

Indice dei contenuti

Che tipo di pianta è  il kiwi?

Si tratta di una pianta originaria della zona mediterranea e mediorientale ma ormai diffusa anche dalle nostre parti e quindi in tutto l’Occidente.

Il suo aspetto esteticamente attraente, grazie alla possibilità che ha di creare bellissimi pergolati e decorare terrazzi, e i suoi frutti succosi, rendono questa pianta molto apprezzata.

 

Essendo una pianta dioica, cioè ogni albero possiede solo fiori maschili o femminili, per la produzione dei frutti necessita sia di piante femminili che maschili che vengono impollinate.

Nella fase di impianto sarà quindi importante mettere almeno un maschio ogni 6/7 femmine in modo da assicurare la fruttificazione. 

Potatura kiwi: perché è importante

Ed è quindi fondamentale capire al meglio come potarla in modo corretto per garantire frutti e mantenerla in ottimo stato, andando a potare in maniera diversa gli individui che appartengono ai due diversi generi.

Quindi per ottenere frutti verdi e succosi è necessario eseguire una potatura ottimale sia del kiwi maschio che della femmina.

Quando si fa l’impianto è importante dare alle piante la forma di allevamento e una di quelle più diffuse è quella a doppia pergoletta, dove il fusto si estende orizzontalmente in due cordoni dai quali si svilupperanno i rami con i frutti.

come potare il kiwi

Posizionando dei pali di metallo o di legno a circa 5 metri l’uno dall’altro e fissando su ciascuno dei due pali una traversa su cui collocare dei fili metallici, si potrà ottenere una pianta rampicante esteticamente attraente e che possa ricevere luce adeguata.

Ovviamente per mantenerla in ottimo stato sono necessarie cure e potature annuali e regolari che possono variare anche in base all’età dell’albero.

Dopo l’impianto, una volta scelto il ramo più forte e produttivo, bisognerà tagliare circa 50 centimetri da terra ed eliminare gli altri.

Sarà da questo ramo scelto che verranno selezionati due germogli che formeranno i cordoni permanenti laterali da cui successivamente si svilupperanno i frutti.

Per eseguire una corretta potatura bisogna individuare quali sono i rami fruttiferi del kiwi e quali sono i succhioni, cioè i rami improduttivi che andranno quindi eliminati.

Potatura kiwi: procedure

Come abbiamo visto si tratta di una pianta particolare perchè ha un portamento uniforme ed essendo rampicante avrà bisogno di sostegni specifici. Ecco che quando si procede con l’impianto e in tutta la fase di allevamento e di potatura bisognerà tenere conto di tutti questi aspetti.

Per far crescere un albero a forma di doppio pergolato, è necessario guidarlo di anno in anno attraverso un’adeguata potatura di allevamento.

È necessario tagliare l’asta a circa 60 centimetri dal suolo e poi posizionare un tutore accanto ad essa.

L’anno seguente si andrà a scegliere il ramo più vigoroso andandolo poi a tagliare a 50 cm da terra e si elimineranno gli altri.

Dal germoglio scelto si individueranno a sua volta altri due germogli che andranno a formare i due cordoni permanenti legandoli in maniera opportuna.

È necessario rimuovere i germogli che crescono alla base del fusto principale. Questi germogli crescono rapidamente e sottraggono energia ai cordoni permanenti.

Si può anche optare per una struttura a singolo cordone permanente (invece che la doppia pergola), in cui ogni albero ha solo un cordone lungo circa tre metri.

Consigli su come potare il kiwi

Vi diamo alcuni suggerimenti per mantenere il vostro albero in salute e produttivo.

  1. Nella struttura a doppia pergola, bisogna mantenere sempre i cordoni permanenti da cui devono partire i tralci produttivi.
  2. Quando si potano i germogli secchi e produttivi, bisogna cercare di rinnovarli il più possibile. A questo scopo si possono scegliere i germogli che rimarranno e cimarli a 20 gemme.
  3. Vanno evitate zone di affastellamento di rami per garantire luce omogenea in tutta la pianta così da ottenere produzioni ottime.
  4. La potatura degli alberi maschili deve essere effettuata in modo più leggero rispetto agli alberi di tipo femminile. Più o meno il 40%.
  5. Come in tutte le piante ricordiamo tagli netti dei rami, pulizia degli attrezzi da taglio, tagli sopra le gemme e mai esagerati per evitare reazioni di ricaccio vegetativo.

Quando si potano i kiwi

quando potare il kiwi

La potatura di produzione va eseguita in inverno quando le foglie sono secche e in estate quando le foglie sono verdi.

Durante l’inverno si taglieranno i rami dal momento che la pianta è in stato di riposo vegetativo.

Diciamo che il periodo migliore è febbraio ma a seconda della zona potrebbe essere meglio gennaio o marzo.

Indicativamente comunque non prima di gennaio e non oltre marzo.

La potatura verde consiste nel tagliare  e diradare alcuni bottoni floreali per permettere alla pianta di crescere meglio. Si effettua durante l’estate.

Potatura invernale

Si vanno a diradare i tralci produttivi per garantire un distanziamento di circa 40 centimetri l’uno dall’altro. 

I kiwi che rimangono vengono legati ai fili in modo tale che rimangano paralleli fra di loro.

Potatura estiva

Si vanno a diradare i bottoni floreali andando a togliere quelli appiattiti e in eccesso in modo tale da evitare la crescita di frutti deformati.

Nel caso siano presenti tre bottoni floreali si andranno a tagliare i due laterali e si otterrà quindi una migliore pezzatura di quello centrale che crescerà rigoglios

 

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